Santa Pasqua 2022

Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.” (Lc 24, 2-3)

Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. 
Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto. 

Lc 24, 8-12

Oggi è Pasqua, la festa più importante, per me la più dolce e commovente. Non esistono nel Vangelo riferimenti specifici alla Madonna e al suo incontro con suo Figlio risorto, ma molti dei grandi santi ne hanno parlato con certezza, considerandolo un atto realistico e confacente alla storia della redenzione come a quella personale del Gesù vero Uomo e vero Dio. Fra i tanti, possiamo citare Sant’Ambrogio: «Maria fu la prima nel vedere e la prima nel credere alla Risurrezione di Cristo» (De Virg, 1, 3). Per questo non esiste una vera iconografia popolare della Madonna nel giorno di Pasqua, bensì solo alcune che rappresentano questo primo incontro.

Si potrebbe dire tanto in questo giorno. Io vorrei fare gli auguri ai lettori di questo blog, parafrasando le parole dell’omelia di don Silvio Ferrante, parroco della parrocchia di San Massimiliano Kolbe di Ravenna, dove ho partecipato alla veglia pasquale. Don Silvio, durante l’omelia, ha sottolineato la forza umana e la grande fede di Maria sulla base delle parole dell’evangelista Luca, il quale, nella sua cronaca della scoperta della Risurrezione di Gesù, cita tre nomi: Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Se fra loro ci fosse stata la madre di Gesù, sicuramente l’avrebbe nominata e al primo posto! Quindi lei non era andata al sepolcro con le altre. Le donne della famiglia di Gesù (famiglia in senso stretto e in senso evangelico), infatti, non avevano ancora avuto la possibilità di pulire e profumare il corpo del loro amato, come era uso, a causa della festa di Pesach, durante la quale erano vietate le attività non legate alla festa stessa. Da quando Gesù era stato deposto dalla croce, quindi, sua madre non aveva avuto più la possibilità di stargli accanto, di pregare accanto al suo corpo, di prendersi cura dei suoi resti mortali, perché gli era negato dalla legge. Ma, osserva don Silvio, una madre senza dubbio sarebbe la prima a presentarsi al sepolcro del figlio, appena possibile! L’unica spiegazione per la sua assenza è quindi che Maria sapesse già della risurrezione di Gesù Cristo. Maria era già sicura che non l’avrebbe trovato lì il corpo, quel corpo amato, adorato, di suo figlio; e come disse San Vincenzo Ferrer in una sua omelia: “Poiché dunque la Scrittura dice: «Onora tuo padre e non dimenticare i gemiti di tua madre» (Sir 7,29), e poiché Cristo osservò perfettamente il comandamento dell’amore per i genitori, ne segue che la sua prima apparizione fu per la Madre sua, che aveva dovuto soffrire più di tutti gli altri.” Il pensiero della certezza di Maria mi ha regalato una strana e più forte serenità, forse più certa e meditata del solito, in questa Pasqua. 

Auguro a tutti di attingere da questa grande testimonianza di Maria il sostegno al proprio cammino e la vera Speranza che rende lieti. Perché la “La speranza è certezza nel futuro in forza di una realtà presente” (don Giussani) e quella del Gesù risorto fu, per le donne come per Pietro, corso subito al sepolcro, una realtà disvelatasi lentamente ma un’evidenza immediata per Maria, che non a caso viene a noi, in ogni tempo, a portare speranza e gioia.

Buona santa Pasqua di Risurrezione!

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