La Festa di Maria Assunta in Cielo

Una delle feste più amate in Italia e all'estero è la festa di Maria Assunta in Cielo. Immergiamoci brevemente nel mistero di questo dogma e di ciò che esso significa per noi.

Il dogma dell’Assunzione di Maria è stato proclamato tale il 1 novembre 1950 da Papa Pio XII. Secondo la Chiesa quindi, la Madre di Dio è stata assunta in Cielo in anima e corpo “terminato il corso della vita terrena”, come ha formulato Pio XII in modo volutamente ambiguo: Maria prima di salire al Cielo morì oppure le venne risparmiato questo passaggio (dormitio)? Attualmente niente e nessuno sembra averlo chiarito e per questo, saggiamente, il papa formalmente e contenutisticamente ha lasciato aperta la questione. 

L’importante del resto non era questo “dettaglio”, bensì il fatto che Maria, unico essere umano insieme a Gesù, abbia già raggiunto la pienezza dei tempi, vivendo alla presenza di Nostro Signore e di suo Figlio sia in anima che in corpo, come succederà a tutti i santi di Dio dopo la “resurrezione della carne”, di cui proclamiamo l’avvenimento nel Credo. Tutto ciò che la Madonna ha realizzato dalla fine della sua vita terrena in poi e che realizzerà ancora, lo farà non solo in spirito ma con tutto il suo corpo, incorrotto, bellissimo e luminoso. Ogni apparizione corporea di Maria è quindi un evento veramente speciale, perché Lei è totalmente donna e totalmente santa e viene a noi in questa veste misteriosa di completezza e unità. Ecco che, se pensiamo a questo, giunge a noi in tutta la sua potenza la grandezza di questo dogma. 

IL DOGMA E LE APPARIZIONI ALLE TRE FONTANE

È affascinante per me osservare come sia stata proprio un’apparizione e proprio a Roma, centro della Cattolicità, a dare a papa PioXII la certezza finale di dover proclamare Maria Assunta in Cielo e decretarne la festa: la Madonna, apparsa alle Tre Fontane al protestante Bruno Cornacchiola (che ne odiava la figura, NdR.) sotto il nome di Vergine della Rivelazione (vedi qui un nostro articolo che ne racconta la storia), rivolse a lui le seguenti parole: 

“Il mio Corpo non marcì, né poteva marcire. Mio Figlio e gli Angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso”

(Vergine della Rivelazione, 12 aprile 1947)

PioXII, ormai legato indissolubilmente a Cornacchiola (il quale, dopo essersi convertito al cattolicesimo, iniziò ad amare profondamente e in modo filiale il Papa), venne messo da lui al corrente del messaggio, e non poté fare altro che assecondare le parole della sua Madre Celeste e formalizzare la decisione che già aveva preso nel proprio cuore e in comunione con tutti i vescovi.  

Festeggiamo quindi così il grande avvenimento dell’Assunzione di Maria con nel cuore la certezza della resurrezione del nostro stesso corpo e la preghiera alla Madonna di farci sentire il suo abbraccio materno, carnale e spirituale, in tutte le nostre vicende terrene. 

Buona festa a tutti!

Vedi anche https://www.associazionecatechisticasacri.it/vergine5.html

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